Rette scuolabus: se Teramo attende il Governo Campli restituisce il 40% alle famiglie

TERAMO – Le rette delle scuole teramane (asili nido) sono già sospese, mentre per il rimborso del 40% del servizio scuolabus si attendono provvedimenti da parte del Governo, visto che si tratta di abbonamenti annuali. Mentre l’assessore alla Scuola del Comune di Teramo Andrea Core risponde per le rime alle critiche avanzate dal gruppo consiliare d’opposizione di “Futuro In”, il confinante Comune di Campli, con il sindaco di centrodestra Federico Agostinelli annuncia la restituzione alle famiglie del 40% della spesa per gli scuolabus come credito per il prossimo anno. Senza attendere il Governo.

 

TERAMO. «L’amministrazione comunale di Teramo, in una conferenza stampa tenutasi lo scorso 11 marzo, aveva annunciato da subito come volesse intraprendere ogni iniziativa per tutelare le famiglie che dovevano fare i conti con questa emergenza – scrive in una nota l’assessore Core – Sospensione delle rette degli asili pubblici comunali, questione mensa con donazione degli alimenti a breve conservazione, e rimborso della quota di abbonamento del trasporto scolastico corrispondente al periodo di sospensione». «È ovvio che, mentre per la sospensione delle rette scolastiche, il cui pagamento è mensile, si è potuto procedere immediatamente con la deliberazione, per quanto riguarda il trasporto scolastico, che prevede abbonamento annuale, si attendono comunicazioni ufficiali dal Governo centrale per poter quantificare la somma corrispondente al periodo di sospensione: non appena vi sarà una data certa formalizzata, metteremo in atto quanto già annunciato tempestivamente lo scorso 11 marzo»

L’assessore risponde a polemica con polemica: «Piuttosto che fare simili figuracce, spero che Futuro In abbia utilizzato la stessa solerzia nel rivolgersi al Presidente TUA Giuliante e all’Assessore De Annuntiis, per far sì che anche gli studenti degli istituti secondari e dell’università che usufruiscono del trasporto provinciale e regionale, abbiano diritto al rimborso di quota-parte del loro abbonamento per un servizio di cui non hanno fruito. Così come farebbe piacere vederli al fianco degli studenti universitari che in queste ore hanno messo in evidenza il taglio di più del 50% delle risorse destinate dalla Regione al diritto allo studio universitario, che riguarda affitti, mense e trasporti: questo sì che significherebbe fare qualcosa di concreto». 

 

CAMPLI. Senza attende alcun provvedimento governativo, questa mattina il sindaco farnese Agostinelli ha annunciato la restituzione del 40% della quota scuolabus alle famiglie, come credito per il prossimo anno scolastico: «Il Comune di Campli restituirà il 40% delle tariffe che ogni famiglia ha pagato per il servizio di trasporto scolastico, senza tuttavia usufruirne a causa della sospensione delle attività didattiche per l’emergenza Coronavirus». «A causa dell’emergenza sanitaria il servizio di trasporto è stato attivo per soli 6 mesi. Abbiamo deciso quindi di restituire il 40% dell’intera tariffa alle famiglie, molte delle quali stanno attraversando un periodo di particolare difficoltà proprio a causa del Covid-19. Questa restituzione è resa possibile anche grazie al meccanismo previsto dal nuovo bando che definisce i costi sostenuti per il trasporto scolastico in base all’effettivo chilometraggio effettuato. Ogni famiglia potrà richiedere di ottenere il rimborso presso l’ufficio scolastico o utilizzarlo come credito per l’anno scolastico 2020/2021” .